 |
Intervenendo al
convegno organizzato dal Gruppo consiliare Pdl al Comune di Alessandria per fare
il resoconto dopo un anno di governo dell’ Amministrazione - Rossa, Mario
Bocchio, dirigente provinciale del Pdl ed ex consigliere comunale, ha
illustrato i dati “che dimostrano che sinora si
sono dette solo falsità e che dimostrano l’incapacità di questa Giunta”.
“In 12 mesi, ovvero nel periodo compreso tra lo scorso luglio e l’attuale
mese di giugno, la sindaca Rossa ha maturato
oltre 30 milioni di euro di nuovi debiti - ha spiegato Bocchio -.
Per quanto riguarda la tesoreria si è passati da 21 milioni a 29, per cui si
registra un’esposizione di 8 milioni. Sulla cassa depositi e prestiti insiste un
nuovo debito di 11,2 milioni di euro (+11), mentre per quanto riguarda le
aziende partecipate il nuovo debito oscilla tra gli 11 e i 12 milioni. Pensate
bene che, a fronte di questi 30 milioni di passivo, non si sono registrati
investimenti da parte del Comune. L’unico progetto in fase di attuazione è
il Ponte Meier che, piaccia o non piaccia, è da
ascrivere all’Amministrazione - Fabbio”.
L’uditorio, molto attento, è stato poi attratto dalla seconda parte della
relazione di Bocchio.
“È una colossale mistificazione continuare a sostenere che il dissesto è
stato provocato da un debito di 216 milioni di euro - ha sottolineato l’ex
consigliere comunale -. È un falso clamoroso perché si tratta di un debito lordo
che va corretto con il credito lasciato dal sindaco Fabbio. Quello di 216
milioni è un debito commerciale, cioè a breve termine. Dobbiamo invece
considerare 40 milioni di debito finanziario, ovvero a lungo termine; 52 milioni
di credito lasciato dalla nostra Giunta nei confronti dell’Organismo liquidatore
(Osl), visto che tale cifra corrisponde alle fatture liquidate dall’allora
ragioniere capo Ansaldi; e 60 milioni di credito per operazioni vincolate. La
sommatoria corrisponde pertanto a 152 milioni di crediti da detrarre, per cui
il vero debito è di 64 milioni di euro.
Ma, badate bene, a fronte di tale debito ci sono circa 600 milioni (per
l’esattezza 597) di patrimonio del Comune. Ecco
perché non sono mai sussistiti i presupposti per il default”.
“L’aver voluto con ostinazione dichiarare il dissesto - ha concluso Bocchio
-, è stato solo per criminalizzare e levare di torno un’intera classe
politica di colore avverso, la nostra. Oggi, davanti all’evidente difficoltà di
questa Amministrazione nel gestire la crisi che essa stessa ha voluto generare,
al fine soprattutto di evitare ulteriori danni e sofferenze ai cittadini di
Alessandria, l’unica strada percorribile e doverosa è quella che porta al rapido
commissariamento del Comune”.
|