Nella sera della Vigilia di Natale, mercoledì 24 dicembre, in piazza della Gambarina, si è svolto il momento della scopertura del Bambinello nel Presepe di città del Movimento Cristiano Lavoratori di Alessandria, gesto conclusivo del percorso di attesa iniziato con la benedizione del presepe nei giorni precedenti.

Dopo un breve saluto introduttivo del Presidente provinciale MCL, Piercarlo Fabbio, che ha richiamato il significato simbolico e spirituale del rito – antico, semplice e profondamente radicato nella tradizione cristiana – la scopertura della statuina di Gesù Bambino è stata compiuta da mons. Ivo Piccinini, che nel suo brevissimo intervento ha voluto collegare il mistero del Natale ai temi della pace e della bontà, come atteggiamenti concreti da vivere nella quotidianità.

Il gesto, compiuto nel raccoglimento e nel silenzio, ha voluto significare il passaggio dall’attesa alla manifestazione del Mistero dell’Incarnazione: ciò che era stato velato dopo la benedizione viene ora svelato nella Notte Santa, come segno della presenza di Dio nella storia degli uomini.

Durante il momento di preghiera è stato proclamato un testo appositamente predisposto per l’occasione, che ha intrecciato riferimenti biblici e linguaggio simbolico, accompagnando la scopertura del Bambinello come atto di fede condiviso e di testimonianza pubblica.

All’incontro era presente anche il Consigliere comunale Luigi Sfienti, in rappresentanza del Consiglio comunale.

Il Movimento Cristiano Lavoratori rinnova così, anche quest’anno, una tradizione che da oltre mezzo secolo accompagna il Natale cittadino, in collaborazione con il Comune di Alessandria e con l’Associazione Amici del Museo della Gambarina, offrendo alla città un segno semplice di speranza, di pace e di attesa.

Scopertura del Bambinello – Presepe di città

Vigilia di Natale

Testo di proclamazione

Nella pienezza del tempo,
quando giunse la notte stabilita,
Dio mantenne la sua promessa.¹

I profeti avevano annunciato un segno:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio».²
I secoli hanno vegliato nell’attesa,
Israele ha camminato nella speranza,
l’umanità ha desiderato la luce.³

A Betlemme di Giudea,
in una dimora povera,
Maria diede alla luce il suo figlio primogenito,
lo avvolse in fasce
e lo depose in una mangiatoia,
perché non c’era posto per loro nell’alloggio.⁴

Questa notte,
nel cuore della nostra città,
anche noi compiamo un gesto antico,
custodito dalla tradizione cristiana
e trasmesso di generazione in generazione:
ciò che era velato ora viene svelato,
ciò che era atteso ora viene mostrato.⁵

Scopriamo il Bambino Gesù,
segno dell’Emmanuele, Dio-con-noi,
posto in mezzo al suo popolo,
luce per illuminare le genti
e speranza per ogni uomo e ogni donna.⁶

(scopertura del Bambinello)

Con i pastori adoriamo il Mistero,
con i magi riconosciamo il Re umile,
con Maria custodiamo nel cuore
quanto questa notte ci è donato.⁷

Oggi è nato per noi il Salvatore,
che è Cristo Signore.⁸
A Lui onore e gloria nei secoli dei secoli.⁹

Riferimenti biblici

1. Gal 4,4

2. Is 7,14; Mt 1,23

3. Is 9,1; Is 60,1

4. Lc 2,4–7

5. Rm 16,25–26

6. Lc 2,32

7. Lc 2,15–20; Mt 2,1–11; Lc 2,19

8. Lc 2,11

9. Ap 5,13