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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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27/01/2009

Alessandria: ambientalismo contro umanesimo

Penna non lascia spirare l'anno e attacca le politiche ambientali di Fabbio. E la risposta non si fa attendere. I atto

   

Alessandria: ambientalismo contro umanesimo

Non era ancora del tutto spirato il 2008, che, puntuale come un orologio svizzero, l'ex assessore all'ambiente della Provincia di Alessandria, raccolte le poche memorie e le sudate carte dell'anno appena passato, iniziava la sua personale campagna contro l'Amministrazione Comunale di Alessandria e le politiche ambientali messe in atto dal Sindaco Fabbio. Di seguito pubblichiamo la prosa del Penna e la prima puntuale risposta del primo cittadino... ma la storia continua...

 

 

Nonostante le abbondanti nevicate e le piogge che hanno caratterizzato i mesi di novembre e dicembre, il 2008 si chiude ad Alessandria con una pessima qualità dell’aria e l’inquinamento da polveri sottili risulta, addirittura, superiore a quello, già grave, dello scorso anno.
La centralina Arpa di Via Lanza, di riferimento per la misurazione del particolato PM10 presente nell’aria del capoluogo, ha registrato in 86 giornate una media superiore ai 50mg/m3 (microgrammi per ogni metro cubo), e in 9 occasioni la media di polveri accertata nelle 24 ore è risultata pari ad oltre 100mg/m3. Queste ultime erano state 3 nel 2007.
Siamo a due volte e mezzo il limite annuo di 35 giornate di superamento stabilito dall’Unione Europea a tutela della salute umana.
Ricordo che la centralina di Via Lanza è situata in una zona verde e centrale della città, con caratteristiche residenziali e commerciali, distante dal traffico, e misura l’inquinamento medio. Misura, in sostanza, la qualità dell’aria che respiriamo durante la giornata.
Con questa cattiva qualità dell’aria gli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stimano importanti conseguenze sulla salute delle persone, con effetti a breve e a lungo periodo sull’apparato respiratorio e cardiovascolare, che si riflettono sui ricoveri ospedalieri e sulla anticipata mortalità per cause naturali.
Per ogni incremento di 10 mg/m3 delle concentrazioni di PM10 si calcola un aumento dello 0,3% dei decessi a breve termine (nel giro di pochi giorni) e del 4% dei decessi a lungo termine (nel giro di 10-15 anni).
In una città come Alessandria, nella quale oltre l’80% degli impianti di riscaldamento funziona a metano e il lavoro per gli spazzacamini - ancorché sponsorizzato - non è aumentato, è del tutto evidente che la causa prima dell’inquinamento dell’aria da PM10 dipende dai veicoli e dal traffico.
La politica dell’Amministrazione comunale di “non colpire il traffico, ma la congestione del traffico” sta portando questa città, il cui centro si attraversa a piedi in dieci minuti, ad essere permanentemente occupata dalle auto.
La scelta surreale di una ZTL spalmata nei quartieri residenziali e periferici ha reso volutamente impraticabili i controlli nei confronti dei veicoli più inquinanti e il rispetto degli orari di limitazione e di blocco del traffico. Attorno alla centrale Piazza della Libertà sta diventando persino rischioso l’attraversamento per i pedoni, mentre gli spazi di fronte alla ex Banca d’Italia sono stati occupati da nuovi parcheggi per le auto.
Una impostazione politica regressiva, completamente sbagliata e senza sbocchi, l’opposto degli indirizzi più avanzati che in Europa e in molte realtà italiane si stanno affermando in tema di mobilità sostenibile, per città a misura d’uomo e non in funzione delle automobili.
Anche se in questo campo le responsabilità maggiori sono in capo alla Regione (Presidente) e ai Comuni (Sindaco), sorprende il silenzio del terzo ente, la Provincia di Alessandria, a cui sono delegati compiti di indirizzo, di coordinamento degli enti locali e di valutazione e verifica sugli interventi effettuati. Quando in campi così delicati non si esercita in autonomia il proprio ruolo aumentano le ragioni di chi, a mio parere sbagliando, considera questo ente inutile.

Renzo Penna

 

 

 

Con una elegante capriola verbale Renzo Penna ci illustra un evidente fallimento regionale come una “colpa” a carico del comune di Alessandria.
Il peggioramento atmosferico generalizzato in tutto il Piemonte è infatti la testimonianza dell’inefficacia dei provvedimenti posti in essere dall’Amministrazione regionale in materia di ZTL.
Prendere come riferimento Alessandria è strumentale e gratuitamente accusatorio: perché infatti non si parla di Casale che pure ha adottato i provvedimenti di limitazione al traffico con un anno di ritardo rispetto a noi?
Il fatto è che, se usciamo per un momento dai proclami e i comizi gratuiti ci rendiamo conto che occorre finalmente uscire dai confini comunali e provinciali e aggredire il problema a livello di pianura padana.
In questo senso la nostra provincia è particolarmente sfavorita, perché la vicinanza con l’appennino contrasta il viaggio delle sostanze inquinanti, incanalate dal Po, e le trattiene.
Per trovare correttivi efficaci occorre quindi ragionare su vasta scala il lavoro che arpa e DIENCA ( Dipartimento di Ingegneria Energetica, Nucleare e Controllo Ambientale) di Bologna hanno compiuto, ci permette di individuare le reali fonti di inquinamento.
Noi ci siamo resi conto che non basta più un antibiotico generico, per un problema così diffuso (la media dei capoluoghi del veneto, ad esempio è di 108,9 sforamenti all’anno con punte di 150 a Venezia, 143 a Vicenza, 130 a Verona), occorre che si adottino antibiotici specifici. Attribuire il male al solo traffico significa non voler individuare le reali fonti di inquinamento e i movimenti compiuti dai microinquinanti nell’aria; bisogna evolversi, rilevare l’inquinamento puntuale, in un angolo di via, avulso dalla situazione generale è un’operazione che, se non fosse strumentale, sarebbe preistorica.
In ogni caso, da oltre un anno Alessandria ha applicato alla lettera le norme regionali: se questo ha provocato un peggioramento del dato non significa forse che sia fallita la politica ambientale regionale

 

 

Piercarlo Fabbio

 

 

(1. Continua)

 

 

 

 

 

 

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