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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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28/05/2012

A carte scoperte 31

Continuiamo la pubblicazione di vecchi articoli di Piercarlo Fabbio. Questa volta è di scena il ponte Tanaro e il suo abbattimento. Alcuni perché

   

A carte scoperte 31

A carte scoperte 31 - 4 novembre 2011

 

La rubrica del Sindaco Piercarlo Fabbio su "Il Piccolo"

 

Il ponte abbattuto troppo tardi

 

Ci si avvia ad un anniversario - il diciassettesimo - dell'alluvione del 6 novembre 1994, che sarà caratterizzato da un evento che da tempo si attende: la partenza della ricostruzione di un ponte, che prenderà il posto del vecchio "Cittadella" abbattuto nell'agosto 2009.
È bene rispondere alla domanda più frequente, in attesa che la seconda Conferenza dei servizi, fissata per il 24 novembre, registri anche il sì della direzione regionale del Ministero dei beni culturali al progetto esecutivo, che ha già avuto l'importante assenso di Aipo, Autorità di Bacino, nonché il via dalla Regione Piemonte.
Le procedure, iniziate nel luglio 2009 con il Protocollo d'intesa tra il Comune, la Protezione Civile e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l'Aipo, l'Autorità di Bacino, la Provincia di Alessandria, la Regione Piemonte, sono dunque agli sgoccioli, ma ci sono voluti, finora, oltre due anni. Certo non molti per superare l'abbattimento del vecchio ponte, la ricerca dei fondi per ogni ente tra cui la Fondazione CRA, la richiesta di un mutuo per il Comune di Alessandria (già in cassa dal dicembre 2010), la firma di un accordo di programma, la definizione di una gara d'appalto europea, il suo svolgimento, la valutazione delle offerte anomale, la individuazione del raggruppamento temporaneo d'impresa vincitore, l'iniziativa per giustapporsi ad un ricorso, la consegna dei lavori, l'attesa per la progettazione esecutiva e il responso delle Conferenze dei servizi. Quando si valuteranno questi tempi, alla luce della storia, probabilmente si dedicherà loro non più di qualche riga di un resoconto. Ma quando sei parte di quel tempo, i minuti, le ore, i giorni sembrano non scorrere mai.
Ecco dunque che le domande più semplici diventano insistente ragionamento dell'immaginario collettivo. Perché è stato abbattuto un ponte che era scampato addirittura alle bombe degli alleati? Beh, intanto gli anni passano anche per le strutture e poi, nonostante il ponte non fosse per nulla solido, tant'è vero che veniva chiuso al traffico non appena il fiume si alzava un poco, non è stata quella la ragione dell'abbattimento. Infatti nel nuovo disegno del fiume, dalle sorgenti fino alla foce, il ponte Tanaro, avrebbe fatto diga, impedendo alla quantità d'acqua programmata di passare, con conseguenze veramente gravi per Alessandria, come è di fatto successo nell'aprile del 2009, quando dovetti far evacuare 6000 persone dalle loro case a rischio di inondazione. Allora ce la cavammo per una manciata di centimetri, ma non sempre la fortuna poteva essere dalla nostra parte. Ecco perché si è accelerato l'abbattimento, per evitare di dover avere ancora fortuna. Ora si è recuperato portata e livelli d'acqua in quel punto e il nuovo Meier lascerà libera completamente l'area che prima era occupata da troppe pile e da arcate troppo basse.
Non si poteva più aspettare. Nemmeno prima questo tempo ci veniva concesso, ma si sa, gli uomini non sempre hanno il coraggio di guardare in faccia alla realtà e si illudono che le bugie possano salvarli. O la fortuna...

 

 

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria