L’incrollabile certezza de La Stampa di Alessandria nel dichiarare che praticamente solo io dovrò pagare l’edizione di Floreale 2011, perché non l’ha fatto il Comune a favore della Camera di Commercio, mi lascia stupito. Ma come? Non sanno ancora in quella redazione che dal giugno 1990 (legge 142) nella Pubblica Amministrazione esiste il sistema delle competenze esclusive, per cui il sindaco può dare le strategie, ma chi paga sono i dirigenti? Persino il giudice, incastrato in una causa complessa, ha dovuto scrivere che se io pagassi, il Comune farebbe un indebito arricchimento nei miei confronti. E il prode Bottino, articolista in pensione, ma sempre gradito se attacca il Fabbio, perché non mi ha neppure sentito? E perché almeno non ha ascoltato il Comune, altro condannato nella causa civile? Sono tutte domande che girerei anche a quei colleghi giornalisti che copiano da La Stampa e ridanno le notizie acriticamente, facendo gli stessi marchiani errori e non andando a raccogliere le voci di chi è altra parte. Basterebbe una telefonata. Tra l'altro il codice deontologico dei giornalisti obbliga a sentire le parti quando si narra una vicenda processuale. Intanto la causa si prolungherà e le partite tra Camera di Commercio e Comune verranno dilazionate. Però si spenderanno tanti soldi pubblici – esclusi i miei, se intendessi difendermi – in parcelle ed in spese processuali. Quando si dice che il diritto alcune volte è contraddittorio e quindi inapplicabile. Eppure erano cose abbastanza palesi anche ad una lettura superficiale del ragionamento del giudice. Bottino Piero non se ne è accorto? Non è la prima volta…