5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Qualche giornalista se ne sta accorgendo, ma altri si accodano docili, acritici, sempre "inginocchiati" in quanto il controllo di quel che dice la fonte (non dell'autorevolezza della stessa) non è più sport praticato nel giornalismo moderno. Così basta che l'Ufficio Stampa del Comune di Alessandria (attenzione del Comune, quindi di tutti gli organi dello stesso: Sindaco, Giunta e Consiglio) scriva qualcosa, anche sbagliata, che subito questa diventa notizia, senza neppure cambiare le parole. Se non fosse che i comunicati stampa sono fatti apposta per essere copiati (quelli giusti, ecco perché bisogna controllare) vi sarebbero stuoli di giornalisti o presunti tali da perseguire per plagio. Il problema però sta in quello che abbiamo detto prima: l'ufficio stampa del Comune non è proprietà privata del Sindaco, della Giunta o della maggioranza e quindi stona che i suoi comunicati siano sempre scritti contro una parte del Consiglio, che magari non è simpatica, che si ostina a far opposizione, che non vede pubblicati i propri articoli sul sito del Comune (sgraditi al potere che l'ufficio stampa canta come un Omero di provincia?), che subisce l'impatto negativo di chi deontologicamente dovrebbe trattare tutti nella stessa maniera e garantire il pluralismo delle voci. Ma così non succede. Allora si trasformi il capo ufficio stampa, cioè il responsabile di questa situazione, in portavoce del Sindaco o di qualche assessore e non avremmo più da lamentarci.

(119) Alessandria 15 febbraio 2013