5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Le primarie sui candidati al Parlamento dovrebbero essere un tentativo per evitare che le leadership dei partiti nominino direttamente i deputati. In realtà é l'abdicazione del ruolo dei partiti, incapaci di selezionare una classe dirigente sulla base di conoscenze, professionalità, esperienza e merito, oltre che di matura consapevolezza di appartenenza. Così le primarie finiscono per essere - con il porcellum - un sistema ipocrita di mobilitazione e di visibilità fini a se stesse, e il PD di apparire come uno stanco sacerdote di una liturgia che ha dato i suoi frutti con lo scontro Renzi-Bersani, ma che ora appare come la solita, stantia commedia.
Quanto ai candidati finali, si sa già quali saranno con una precisione che rasenta la tolleranza di un millesimo e a noi non resta che fare il tifo per le sorprese, per gli outsiders, che, vincendo, metterebbero in crisi l'intera messa in scena.
Se poi si vuole proprio discutere di democrazia, allora lo si faccia seriamente, non tributando onori alla menzogna, ma servendo la verità.

(98) Alessandria 27 dicembre 2012