5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Fassino non vuole il dissesto per Torino. E’ ovvio che lo faccia, così come è ovvio che nessuno miri al dissesto, anzi, se qualcosa si può fare per evitarlo, la si fa. E operando dove? Su quel patrimonio immobiliare che deve essere alienato per realizzare entrate straordinarie, in attesa che si sentano gli effetti della spending review e del risanamento strutturale, che in realtà significa “progressivo ritiro dei Comuni italiani” dall’erogazione di servizi di ogni genere. Da questo punto di vista la vicenda di Alessandria appare ancor più schizofrenica, affrontata come fosse una patologia nevrotica, anziché una malattia da curare con calma, dedizione e professionalità. Ma ora il processo è irreversibile e la città pagherà ben più di quello che avrebbe pur potuto pagare. Forse sarebbe il caso di organizzare una bella fiaccolata dedicata al “ripensamento”. Questa volta ci parteciperei anch’io.

(93) Alessandria 5 dicembre 2012