5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Per migliorare il ragionamento sulla "inutile precauzione" dell'austerity in economia, dirò che il Governo Monti ha tutti i fondamentali negativi al termine del primo anno di attività, ma più i risultati si mostrano nella loro drammaticità, più i media aumentano il tasso di benevolenza nei confronti dei tecnici. Non che manchino critiche, ma sono morbide, appena accennate, fatte con il paternalismo bonario del papà che rimbrotta il figlio un po' scapestrato, ma pur sempre figlio. Ecco, "figlio". Perché forse ce ne siamo accordi tardi, ma questo governo è molto più figlio della mediacrazia e dei poteri forti di quanto i partiti con la loro copertura politica a colpi di voti di fiducia, di negazione delle loro opinioni e dei loro valori volessero e potessero camuffare. E' meglio però ritornare allo stato del Paese, che non può essere un soprammobile accessorio, ma è il luogo ove concretizzare il bene comune. Non dove si alimenta la recessione con decisioni che perfino l'austero Fondo Monetario Internazionale indica come figlia di un rigore che ha mancato i suoi obiettivi.

(89) Alessandria 20 novembre 2012