5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

In politica la critica non spaventa, anzi, aiuta a capire quale sia l'altra faccia della medaglia, nel caso non la si fosse considerata. Così il solito pezzullo di Bottino su La Stampa non aggiunge nulla di nuovo, ma consente di comprendere la posizione dell'avversario. Sì, perché, come già scritto, il giornalista del quotidiano è parte integrante della vittoria della sindacarossa e quindi cosa volete che faccia dopo le inquietanti prove d'amministrazione di questi primi tre mesi? Cerca di difendere il neosindaco e soprattutto se stesso, dopo che la maggioranza di sinistra ha dichiarato il dissesto, ha fatto saltare con procedure da brivido legale il cda Amag, ha nominato senza trasparenza amministratori provvisori e illegittimamente altri definitivi, occupando anche il posto delle minoranze senza rispetto per la democrazia, ha istituito un'azienda speciale di fatto illegale, sta mettendo in forse la certezza del posto di molti lavoratori comunali e Aspal, e il 27 di ogni mese si atteggia ad eroina, perché paga lo stipendio dovuto ai lavoratori AMIU. Perché pensarci il 25 per pagare il 27 è un reato, anziché gridare il 27 per pagare il 29? E magari studiare qualche soluzione strutturale definitiva, visto che ha smontato senza avere alternative quelle vecchie preparate dalla Giunta precedente? Di fronte a tutto ciò Bottino non può che abbozzare una difesa d'ufficio, scaricando le responsabilità sul predecessore e commuovendosi con pathos al fatto che la Rossa "certamente le fa, ma poi chiede scusa". Pensa veramente che qualcuno, non allineato con le sue posizioni ormai di partito, possa credergli? E così, pensando alla sua povera condizione deamicisiana, anche a me sfugge una lacrima che mi riga il viso.

(73) Alessandria 2 settembre 2012