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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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10/09/2006

La differenziata porta a porta deve essere... buona

Ugo Cavallera, capogruppo di Forza Italia in Provincia, chiarisce come il porta a porta debba prima di tutto soddisfare i bisogni degli utenti.

   

La differenziata porta a porta deve essere... buona

“La politica della raccolta domiciliare “Porta a porta”, pur costituendo nei principi una valida soluzione prevista dalla legge, non può ritenersi una scelta soddisfacente se la sua messa in atto rivela importanti carenze organizzative”.
Ad affermarlo è Ugo Cavallera, capogruppo di Forza Italia in Provincia, che ribadisce la necessità della raccolta differenziata, ma sottolinea anche come il giudizio debba basarsi prioritariamente sulla valutazione del rapporto costi-benefici.
“L’opportunità di una gestione differenziata dei rifiuti è a tutti nota per i vantaggi che ne derivano entro certi limiti a livello economico, ambientale ed energetico, non bisogna però dimenticare che ciò pone una sfida in termini di efficienza e capillarità all’azienda preposta alla gestione dei rifiuti stessi”.

Il consigliere Cavallera riconosce come, a pochi mesi dall’avvio del “Porta a porta” in vari quartieri della città di Alessandria, l’effettiva modalità di svolgimento presenti numerose lacune e susciti un diffuso malcontento fra i cittadini. I disagi segnalati dagli abitanti delle zone interessate sono molteplici: insufficiente frequenza del ritiro e svuotamento dei contenitori da parte del personale addetto, specialmente in prossimità di supermercati ed esercizi di ristorazione, incremento di sporcizia e disordine sulle strade sia a causa della presenza dei cassonetti degli stabili privi di cortili o spazi interni, sia per i ritardi nel ritiro previsto nelle prime ore del mattino, con conseguente permanere dei rifiuti per ore in esposizione sulla strada, incremento di contenitori che, non tempestivamente ricollocati negli spazi condominiali, ostruiscono il passaggio dimorando a lungo sui marciapiedi.
“La bontà della “differenziata” deve poter essere constatabile in concreto dai cittadini anche dal punto di vista della pulizia delle strade e deve minimizzare i disagi e gli oneri a carico della popolazione”, prosegue Cavallera, “altrimenti rischia di innescare un atteggiamento scarsamente collaborativo, che può vanificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Bisogna infine ricordare come il sistema di raccolta differenziata debba essere calibrato in base alle diverse caratteristiche economiche e abitative di un territorio: in aree di insediamento rurale o montano, ad esempio, risulterebbe ingiustificato anche dal punto di vista dei benefici economici imporre la differenziata nella stessa misura adottata in zone a forte densità urbana e ad intensa industrializzazione”.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria