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"La possibilità̀ di addivenire, se pur a
malincuore, alla vendita dell’immobile in argomento entro il corrente anno
solare rappresenta attualmente l’unica possibilità di evitare il dissesto
economico dell’Ente."
Non sono parole di qualche consigliere del gruppo PDL in Provincia, ma un passo
della "DOCUMENTAZIONE ACCESSORIA PER L’OTTENIMENTO DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA
VENDITA", ai sensi dell'art. 55 del D.Lgs n. 42/2004, che relaziona alla
Sovrintendenza perché la Provincia doveva - e ha dovuto - vendere la sede della
storica colonia di Arenzano, fin dal 1955 nel patrimonio dell'Ente di Palazzo
Ghilini.
"Sirchia e De Luca hanno messo in risalto che non si tratta di una scelta ma
di una costrizione, dovuta anche al contesto nazionale della finanza locale, ma
pure alle condizioni economiche e finanziarie difficili dell'Ente Provincia
- ha ricordato il capogruppo Fabbio nella dichiarazione di voto - ed é
certo che vendere l'immobile ad un valore di 3,7 milioni di euro in meno
rispetto o al valore di perizia non può certo essere né una scelta, né un
affare. É una sconfitta obbligata".
C'è poi un altro aspetto. Lo stato di manutenzione straordinaria dell'immobile a
cui la Provincia non può fare fronte al punto da dover accollare queste spese
all'acquirente, cioè al Comune di Arenzano, fa risaltare come "finora vi sia
stata da parte della Provincia una pessima gestione del bene, che quasi fa
pensare ad un danno erariale". Anche questo confermato dal fatto che il
vicepresidente Comaschi ha dichiarato in commissione che la Provincia non ha
neppure le risorse per la mera conservazione del bene.
"Il nostro gruppo si é astenuto perché riteniamo che l'alienazione degli
immobili sia una delle poche risorse che gli Enti hanno a disposizione e che
forse tale decisione avrebbe potuta essere presa prima, come suggerito dal
gruppo PDL già due anni orsono".
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