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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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26/12/2008

Non abbiamo venduto le farmacie!

È la pura verità, perché il Comune ha ceduto l'80% della gestione per sessant'anni ma si è tenuto stretto le licenze. E l'incasso è stato generoso: oltre 14 milioni di euro.

   

Non abbiamo venduto le farmacie!

Sorpresa? No, solo verità.
L’operazione che termina in questi giorni con la consegna materiale di un assegno da signor Bonaventura (chi si ricorda il personaggio creato dal grande Sergio Tofano?) parte dalla nostra campagna elettorale. Fa parte del contratto con i concittadini.
Un anno e mezzo dopo il nostro insediamento si è pienamente realizzato. Ma come? Con modalità che è giusto spiegare.
Innanzitutto le licenze delle farmacie sono rimaste di proprietà del Comune . Interamente. Per questo è stata costituita una nuova società – FARMAL – che ha due soci: uno pubblico – il Comune, appunto, con il 20% e il privato, cioè la società Alfar che detiene l’80% del capitale.
FARMAL avrà un compito: gestire le farmacie di proprietà comunale per 60 anni. E il Comune avrà due leve di controllo: le licenze, come detto, e la possibilità di partecipare alla formazione delle decisioni.
Questa particolare configurazione è stata scelta per evitare che un privato potesse gestire in solitudine le sei farmacie e per favorire il Comune nella sua funzione di “sentinella” delle politiche sociali.
La ritengo un’ottima soluzione, anche alla luce del fatto che sono stati completamente tutelati i livelli occupazionali. Così il know-how costruito in tanti anni dalla gestione pubblica si assommerà a quello privato.
Ci saranno novità che i concittadini potranno immediatamente provare? Certamente. Proviamo a scorrerle.
Innanzitutto l’orario continuato. Ancorché si stia trovando una soluzione soddisfacente per tutti gli attori in campo, è volontà di Farmal di estendere l’orario di apertura per dare un servizio più completo ai cittadini. L’orario così configurato consentirebbe di trovare farmaci in ogni farmacia anche nelle ore in cui oggi, tradizionalmente, sono chiuse come, ad esempio, la pausa pranzo.
A ciò si aggiunga l’aumento delle farmacie di turno nei giorni festivi. La città ormai è diventata abbastanza grande da essere servita più capillarmente specie nelle festività ove due sole farmacie aperte paiono ben poca cosa.
È intenzione programmatica di Farmal giungere all’apertura di due nuove parafarmacie, da collocare in zone strategiche della città. Del resto è ormai in atto – dopo il decreto Bersani che ha liberalizzato parzialmente il settore – una forte concorrenza fra parafarmacie e banchi dei supermercati. Occorre rispondere con una distribuzione più omogenea di questi esercizi sul territorio comunale, magari non dimenticandosi dei sobborghi con la maggiore popolazione.
Sarà naturale conseguenza di questa politica di espansione l’aumento dell’occupazione in ragione di un tasso compreso tra il 20 e il 40% a seconda delle decisioni che l’azienda assumerà.
Tutt’altra cosa che il ritiro o l’indebolimento paventato da alcuni al momento della decisione della maggioranza di centrodestra di cedere la gestione delle farmacie comunali. Più servizi ai cittadini, dunque, con la garanzia del controllo pubblico e il tradizionale dinamismo del privato.

 

 

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria