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Sto girando l’Italia
per la presentazione del libro: “Dalla fine della DC alla svolta bipolare”. Un
libro che il giornalista de “Il resto del Carlino”, Giuliano Ramazzina, ha
voluto scrivere con un’intervista a tutto campo a chi vi parla. Il libro ha
avuto l’onore della prefazione di Roberto Formigoni e la postfazione di Franco
Marini, due politici a me assai cari.
In queste serate
riscopro un sano e forte gusto per il dibattito politico, con molti giovani che,
non conoscendo quasi nulla della storia della Democrazia Cristiana, sono curiosi
di apprendere i passaggi più significativi della storia del partito che fu, non
a caso, “l’architrave” del sistema democratico italiano.
Riscopro,
soprattutto, la voglia di partecipazione di uomini e donne, di tutte le età e
professioni, stanchi di una politica che da troppi anni è vissuta passivamente
come da parte di tanti guardoni inebetiti davanti al televisore per assistere a
trasmissioni come “Porta Porta”, “Ballarò”, “Anno zero” che, di fatto, hanno
sostituito quelli che sono stati per diverse generazioni i canali tradizionali
della partecipazione politica: le sezioni di partito, le riunioni di corrente e
i convegni e le scuole di formazione politica.
Non se ne può più di
una politica eteroguidata e leaderistica e qualcosa sembra stia cambiando. Non a
caso, specie tra i giovani, trionfa internet e il chattare come nuovo sistema di
comunicazione che, quanto meno, permette di interagire tra gli interlocutori e
di scambiarsi in tempo reale le proprie idee, aspirazioni e sogni.
Ciò che mi colpisce
di più, in queste ormai numerose serate di dibattito politico, è il desiderio di
molti amici caratterizzati da una forte ispirazione ideale e fedeli ai valori
del cattolicesimo, di superare quella condizione di irrilevanza che, tanto a
destra quanto a sinistra sembra caratterizzare questa difficile ed opaca
stagione politica per i politici di ispirazione cristiana.
Distrutti i partiti
tradizionali e tuttora in fieri, come statu nascenti, quelli del PD e del PDL,
tutto è tornato nelle mani dei poteri forti, dei decisori economico-finanziari
che, senza più alcuna mediazione, fanno e disfano a piacimento, controllando
industrie e banche, assicurazioni e mass media, partecipando in prima persona
alle convention farsa del PD (v. Profumo, Passera, e il titolare oggi pentito
della tessera n.1 del PD, Carlo De Benedetti).
Anche ciò che sta
avvenendo nel PDL dopo la riunione lampo dei 100 costituenti di mercoledì scorso
ci lascia alquanto perplessi.
Mentre comprendiamo
le difficoltà di costituire un partito nuovo che nasce dalla confluenza di
molteplici culture politiche e consumate esperienze di partito, siamo curiosi di
esaminare le norme statutarie e regolamentari che i costituenti stanno per
redigere. Ci poniamo alcune domande: ci sarà una base elettorale aperta per la
nomina dei delegati all’annunciato congresso previsto per i primi mesi del 2009,
o tutto si ridurrà alla spartizione nelle percentuali pattuite da un’assise di
nominati non eletti, sostanzialmente scelti nella ristretta cerchia dei soliti
noti?
E poi, ed è questa la
cosa che mi sta più a cuore: che ruolo avranno gli esponenti della cultura
cattolica e di ispirazione democratico cristiana nel partito che intende
rappresentare la sezione italiana del Partito Popolare europeo?
L’on. Palmieri con la
sua nota informativa puntuale ci informa che ci si vuole affidare anche ad
Internet in questa fase che ci porterà al congresso. Ed allora, cari amici,
smanettiamo e facciamo sentire la nostra voce. Se qualcuno pensasse di poter
controllare un partito che si spera possa arrivare ad oltre il 50 % dei consensi
elettorali, con qualche cena tra intimi e qualche comparsata a Porta a Porta,
credo che sarebbe del tutto fuori dalla realtà. E prima o poi si risveglierà dal
sogno entusiasmante che sta vivendo. Girando tra città e paesi e rincontrando la
nostra gente, sento tanta voglia di partecipazione democratica e di una nuova
presenza dei cattolici in politica, a partire dal PDL. Guai a frustrare questa
speranza. Potrebbe risultare fatale.
Don Chisciotte
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