Oggi - 15 dicembre
2005 - è stata scritta una pagina nerissima della lunga storia del
Consiglio Provinciale. L’aula è stata fatta segno di urla, minacce, insulti,
lancio di volantini, continue interruzioni, da un gruppo di contestatori, senza
che il Presidente del Consiglio Provinciale utilizzasse la sua autorità per
tutelare gli esponenti della minoranza che volevano intervenire in un dibattito
che avrebbe potuto rivelarsi particolarmente utile per le popolazioni del nostro
territorio interessato dalla realizzazione dell’opera ferroviaria del terzo
valico.
I gruppi della Casa delle Libertà annotano come il disegno di impedire al
Consiglio di discutere, sia il frutto dell’azione intimidatoria da parte di
quella sinistra radicale che ha in più profondo spregio il dono democratico
della libertà di opinione e del confronto delle idee.
E dire che la CDL si era impegnata a tentare di migliorare la decisione che il
Consiglio Provinciale ha poi assunto, senza la presenza della minoranza che è
stata costretta ad abbandonare un’aula dove non era possibile più esprimere le
proprie idee. L’ordine del Giorno – allegato in calce – richiama infatti
l’importanza strategica dell’opera e termina con la richiesta della costituzione
“anche per il Terzo Valico di un tavolo interistituzionale presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri per assicurare il dialogo al massimo livello politico
al fine di coordinare tutte le procedure previste dalla legge istituendo anche
un “osservatorio” per il tratto Genova-Novi Ligure-Tortona.”
Nel Consiglio Provinciale di Lunedì prossimo riproporremo l’ordine del giorno.
L’ODG della CDL
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Richiamata
l’importanza del sistema ferroviario per una mobilità delle persone e delle
merci più sicura e più rispettosa dell’ambiente e considerata la realizzazione
della nuova rete italiana ed europea ad “alta capacità” che per quanto riguarda
il Piemonte costituisce un occasione di sviluppo poiché inserisce e consolida il
nostro territorio all’interno dei previsti “corridoi” est-ovest e nord-sud
facilitandone l’accesso e valorizzando le attività produttive, logistiche e
terziarie della nostra Regione;
Richiamata
l’imminente attivazione della tratta A.C. Torino-Novara ed il successivo
completamento fino a Milano risulta necessario il collegamento transalpino tra
Torino e Lione per non restare ai margini dei nuovi sistemi infrastrutturali che
si stanno realizzando nei principali paesi europei. Allo stesso modo è
fondamentale il collegamento con i porti liguri attraverso il Terzo Valico.
Considerate le
procedure attivate in questi anni dalle Società ferroviarie per l’esame e
l’approvazione dei progetti che hanno visto impegnate nell’istruttoria le
istituzioni nazionali, regionali e locali, nel rispetto delle vigenti
disposizioni legislative, per l’approfondimento di tutte le questioni
progettuali, territoriali ed ambientali;
Ritenuto necessario
assicurare insieme ad una corretta informazione ai cittadini, l’adozione di
tutte quelle misure occorrenti per la tutela della salute pubblica per mitigare
al massimo l’impatto sull’ambiente sia in fase di cantiere sia in fase di
esercizio della nuova linea ferroviaria, anche in considerazione delle
specificità geologiche dei contesti territoriali interessati;
Preso atto
dell’intervento della Presidenza del Consiglio dei Ministri che in data 10
dicembre, sulla base di un’intesa espressa da Regione Piemonte, Provincia e
Comune di Torino, ha attivato un “tavolo” interistituzionale
Governo-Regione-Enti locali con la partecipazione delle Ferrovie e del
Rappresentante della Commissione Europea oltre al rilancio dell’ “osservatorio”
ed all’avvio di una “procedura straordinaria” di valutazione ambientale;
Tutto ciò premesso
Il Consiglio
Provinciale
Valuta positivamente
l’iniziativa avviata dal Governo per la Valle di Susa ed il Protocollo siglato a
Roma per ricondurre le vicende della nuova linea ferroviaria ad alta capacità
Torino-Lione in un ambito di confronto e di leale collaborazione tra le diverse
istituzioni al fine di assicurare tutte le soluzioni utili per realizzare
un’opera di questo tipo nel rispetto dell’ambiente e con la tutela della salute
dei cittadini e di coloro che opereranno nei cantieri anche in considerazione
del particolare contesto geologico alpino interessato;
Ribadisce
l’importanza dei nuovi collegamenti ferroviari con la Francia, la Liguria e la
Lombardia che inseriranno la nostra Regione nei nuovi corridoi infrastrutturali
privilegiando il trasporto ferroviario e valorizzando le nostre attività
produttive, logistiche e terziarie;
Richiede che anche
per il Terzo Valico venga costituito un tavolo interistituzionale presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri per assicurare il dialogo al massimo
livello politico al fine di coordinare tutte le procedure previste dalla legge
istituendo anche un “osservatorio” per il tratto Genova-Novi Ligure-Tortona.
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