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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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08/02/2005

Crisi Patelec: la Provincia intervenga

Forza Italia deposita una mozione in cui chiede al Presidente Filippi di intervenire prontamente. Anche l'VIII Commissione dovrà monitorare la situazione

   

Crisi Patelec: la Provincia intervenga

Il Gruppo Consiliare di Forza Italia al Consiglio Provinciale di Alessandria, ha depositato – primi firmatari i consiglieri Aldo Visca e Piercarlo Fabbio – una mozione sulla crisi occupazionale della Patelec di Cerrina Monferrato, che ha portato lunedì 7 febbraio le maestranze dell’azienda a sospendere l’attività e a bloccare per protesta la strada provinciale n. 590.

Il documento, che sarà iscritto già al prossimo Consiglio Provinciale di lunedì prossimo, oltre che dai consiglieri del Gruppo di FI (il capogruppo Ugo Cavallera, Roberto Bergonzo, Massimo Berutti, Cristiano Bussola, Nicola Sirchia) è stato anche sottoscritto dal vicepresidente del Consiglio Provinciale Antonio Maconi (AN), dal capogruppo dell’UDC, Roberto Gotta e dalla sen. Rossana Boldi (Lega Nord).

Ecco il testo integrale della mozione:

 

Il Consiglio provinciale di Alessandria

 

constatato

- come nelle ultime ore vi siano stati sviluppi negativi nella vertenza Patelec di Cerrina, in quanto dopo oltre un anno di attività in condizioni di insicurezza sulle sorti aziendali, i lavoratori che avevano riposto fiducia nel piano di ristrutturazione presentato dall’azienda, sono improvvisamente venuti a conoscenza dell’ulteriore crisi per mancanza di ordini e del conseguente fermo per tutte le officine (fatta eccezione per circa 25 lavoratori), dal 14 al 18 di febbraio;

- che in data 7 febbraio gli oltre 150 lavoratori sono scesi in strada dopo un’ora di assemblea con le segreterie provinciali Cgil Cisl e Uil e le rappresentanze RSU, hanno occupato la SP 590 della Val Cerrina per oltre un’ora, in quanto a loro dire il piano di ristrutturazione presentato dall’azienda e da loro sottoscritto, non era stato rispettato;

- che la sopraggiunta carenza di commesse, con un fermo-macchine quasi totale, ha reso sempre più impraticabili anche le posizioni di maggiore ottimismo da parte delle maestranze;

- che nel prossimo mese di marzo verrà riproposta una sospensione dell’attività di una settimana che potrebbe preludere ad una chiusura definitiva;

- che si è anche affievolita la possibilità per alcuni di un possibile trasferimento in altre realtà del gruppo, tipo quella di Volpiano, al fine del mantenimento dei livelli occupazionali;

 

premesso inoltre

- come sia particolarmente difficile trovare occupazioni alternative in Valle, il che significherebbe un tracollo per molte famiglie residenti;

- come i lavoratori si appellino al senso di attenzione e di responsabilità che il presidente Cornelio Valetto ha sempre ribadito anche ad inizio crisi, pur se da tempo gli stessi non ricevono più notizie dalla proprietà;

- che il piano di ristrutturazione prevedeva, tra l’altro, una Cassa Integrazione ordinaria per 60 lavoratori oltre al trasferimento di numerose macchine in Polonia ed in Cina;

- che già i lavoratori dell’azienda cerrinese, sono passati da circa 250 agli attuali 195, vi sono state mobilità aperte per 30 dipendenti, numerosi si sono dimessi e i cassa integrati sono attualmente circa 25;

- che a Cerrina, da quando la Patelec esiste, ovvero da inizio anni ‘60, solo una volta, nel 1985, la società - allora Patelec Cem - era scesa in amministrazione controllata con concordato preventivo e conseguente liquidazione dei beni;

- che a seguito di ciò, nel 1987, l’azienda era stata rilevata dal gruppo Saiag divenendo Patelec Cordoni e Cavi Spa;

- che i responsabili sindacali hanno annunciato un fermo di un’ora per ogni turno di lunedì 7 febbraio, oltre all’attivazione degli ammortizzatori sociali necessari per altro già accettati dall’azienda,

 

impegna il Presidente della Provincia e la Giunta

 

ad attivare tutti i canali di rapporto e relazioni con l’azienda e con le Organizzazioni Sindacali per trovare possibili soluzioni alla grave crisi che si è venuta a creare in Val Cerrina a seguito della situazione sopra esposta, nonché a deliberare in merito a processi di tutela occupazionale nei termini di competenza.

 

Richiede altresì alla VIII Commissione Consiliare Permanente di prestare la massima attenzione a processi di deindustrializzazione non conclamati che caratterizzano questo particolare momento della nostra economia territoriale.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria