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Interpellanza
(ai sensi dell'art. 30 del Regolamento del Consiglio Provinciale)
Da notizie di stampa
si viene a conoscenza del fatto che a migliaia di cittadini sarebbero stati
notificati un numero impressionante di verbali tra il 24 e il 27 dicembre
recanti multe assai salate, circa 299 euro, in quanto la Provincia contesta agli
stessi la non compilazione di un modulo contenente i dati di colui che era alla
guida del veicolo nel momento in cui sono stati sorpresi dagli autovelox a
percorrere tratti di strade provinciale ad una velocità superiore di 10 km/h
rispetto a quella consentita. E’ l’applicazione dell’art. 126 bis del codice
della strada che prevede: “La comunicazione deve essere effettuata a carico del
conducente quale responsabile della violazione; nel caso di mancata
identificazione di questi, il proprietario del veicolo, ovvero altro obbligato
in solido ai sensi dell'art. 196, deve fornire all'organo di polizia che
procede, entro sessanta giorni dalla data di notifica del verbale di
contestazione, i dati personali e della patente del conducente al momento della
commessa violazione.
(…) Il proprietario del veicolo, ovvero altro obbligato in solido ai sensi
dell'articolo 196, sia esso persona fisica o giuridica, che omette, senza
giustificato e documentato motivo, di fornirli è soggetto alla sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da euro 284 a euro 1.133.”
La mole degli invii sarebbe consistente, circa 18 mila compresi verbali per
altre infrazioni. Il che farebbe pensare ad un costo di migliaia di euro per la
Provincia, anche nel caso si verificassero come vere le seguenti casistiche:
a) comunicazioni effettivamente inviate da conducenti o proprietari dei veicoli
multati alla Provincia;
b) verbali inviati fuori dai termini di legge;
c) pagamenti effettuati delle multe in questione, ma non dovute, il che
obbligherebbe la Provincia a rimborsare le quote ai cittadini ingiustamente
multati e/o a rispondere ad una mole considerevole di ricorsi acuendo a
dismisura il contenzioso con gli stessi amministrati.
Peraltro è logico come la situazione non potesse, né dovesse sfuggire ai
responsabili tecnici e politici, in quanto essendo stati notificati verbali
assai datati (si scrive addirittura del 2011), ne consegue che questi erano
stati naturalmente fermi negli uffici ben oltre il tempo fissato per legge per
il loro disbrigo, generando di fatto un’omissione di atti che ha recato danno
alla Provincia e disagi inutili ai cittadini colpiti.
Ritenendo che errori di tal genere siano assai gravi e che un’Amministrazione
pubblica debba invece operare a favore dei cittadini e non perseguire
abborracciati sistemi per far cassa, al limite di un potenziale atteggiamento
truffaldino,
i sottoscritti chiedono le ragioni di questo comportamento, nonché, ove
fossero vere totalmente o parzialmente, le casistiche sopra indicate, quali
decisioni intende assumere il Presidente della Provincia e quali ipotesi di
intervento disciplinare, nel caso non ricorressero responsabilità più gravi, nei
confronti di coloro che hanno generato questo pasticcio, perché tale è comunque
da considerare anche solo il periodo scelto per consentire ai cittadini di
effettuare il pagamento della multa.
Chiedono altresì se non vi fosse già stato un epistolario tra uffici e
responsabili, che denunciava la situazione in atto.
Il Capogruppo
Piercarlo Fabbio
Controfirmano i
colleghi:
Domenico Traversa
Nicola Sirchia
Federico Riboldi
Vito De Luca
Luca Rossi
Aldo Visca
Ugo Cavallera
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