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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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24/10/2004

Bressan e la logistica
Ma il Consiglio aveva detto ben altro

Intervento del capogruppo di Forza Italia sul convegno che si terrà il 22 ottobre su Alessandria come retroporto della Liguria. Sarà consegnata lunedì un’interpellanza al Presidente della Provincia per evitare la “logistica fai da te”…

   

Bressan e la logistica <br>Ma il Consiglio aveva detto ben altro

“L’assessore alle Politiche dello Sviluppo Industriale del Comune di Alessamdria, Mauro Bressan, ha già dimostrato nel passato di tenere in gran spregio gli indirizzi con i quali il Consiglio Comunale orienta la sua azione, tant’è vero che neppure sull’ultima questione connessa con l’ormai famoso parco logistico alessandrino si è voluto smentire. L’assessore-manager ha preso carta e penna e ha scritto ai Consiglieri preannunciando loro lo svolgimento di un convegno internazionale – si badi bene già è considerato dall’assessore-oracolo un “evento” – dal titolo: “I retroporti e lo sviluppo dei traffici marittimi: il ruolo di Alessandria.

L’assessore-didatta spiega anche che il progettato Parco Logistico di Alessandria ha da intendersi come naturale retroporto per i porti liguri. Infine l’assessore-bon ton si auspica che l’iniziativa possa trovare spazio nelle agende dei Consiglieri.

Fin qui parlò Bressan, a cui forse è bene ricordare che il Consiglio Comunale di Alessandria iniziò il suo percorso sull’ipotesi di uno sviluppo logistico della città, evitando accuratamente di parlare di retroporti. Perché? Innanzitutto perché già Rivalta Scrivia tendeva a svolgere questo ruolo collezionando difficoltà di non poco conto e perché, all’interno del territorio provinciale occorreva non insediare nuove realtà, che avrebbero generato inutile ed indesiderata concorrenza.

Alessandria, forte di una struttura purtroppo sottoutilizzata come lo scalo merci doveva, secondo l’interpretazione originaria del Consiglio, sfruttare a fondo le sinergie che si sarebbero potute creare con l’avvento della nuova linea ad alta capacità fra Torino e Lione, tendere a raccordarsi con interporti come quello di Orbassano, al fine di non essere scavalcata come prioritaria discesa a mare delle merci in transito sul corridoio europeo n.5 (Barcellona-Kiev) nella sua tratta transpadana. All’interno di questo percorso delle merci, due sarebbero stati gli sviluppi più quotati: la logistic city, che, secondo la definizione di scuola, è “un’infrastruttura puntuale, situata di regola nelle vicinanze di un’area metropolitana, sede di aziende di spedizioni e corrieri, finalizzata alla distribuzione e alla raccolta urbana delle merci”, con possibilità di operazioni complementari sulle merci, sfruttando la cosiddetta rottura di carico; e il distripark, cioè un’infrastruttura ubicata alle spalle della cita doganale portuale (o di un grosso scalo merci) utilizzata come centro di lavorazione e di distribuzione delle merci, con tutti i servizi connessi, che comprendono anche quelli terminalistici.

Il Consiglio Comunale voleva dunque valorizzare l’attuale scalo merci, inteso come un patrimonio importante per lo sviluppo di Alessandria e delle aree limitrofe ed offrire un servizio di concentrazione delle operazioni logistiche ai centri maggiori di tutta la provincia. In più ci si rendeva conto – la mozione di cui parlo è del dicembre 2001 – che si sarebbero potute concretizzare operazioni a valore aggiunto sulle merci in stand-by.

Già in allora si scartò l’ipotesi del retroporto, di cui tra l’altro si discettava da decenni, per ragioni dovute alla presenza di Rivalta e per la difficoltà nel reperire sul mercato volumi di merci di tale consistenza da rendere economica l’operazione.

L’assessore Bressan ha operato come una bomba intelligente a guida laser per demolire brano a brano la prospettiva del Consiglio, senza peraltro mai venire in aula a mettere in dubbio il precedente deliberato, ma tentando di aggirare l’ostacolo. Avremmo preferito – anche, ma non solo, per correttezza istituzionale e per legimittimità – che la maggioranza ci proponesse il chiaro e trasparente cambio di prospettiva, esponendone le ragioni, spiegando le nuove motivazioni che sottendevano alla mutata ipotesi di sviluppo, ingaggiando con la Provincia una negoziazione per vedere riconosciuto lo spazio per un duplicato concorrenziale di Rivalta. Invece niente. Un po’ come un nerboruto Don Abbondio che, pur avendo i muscoli, non ha il coraggio di usarli.”

 

Lunedì 27 settembre sarà consegnata la seguente interpellanza al Presidente della Provincia.

Ecco il testo:

 

- Politiche strategiche connesse allo sviluppo logistico della provincia

 

Il sottoscritto Consigliere Provinciale interpella il Presidente della Provincia sui seguenti fatti e sulle rispettive intenzioni dell’Amministrazione:

a) è giunto al sottoscritto, in qualità di Consigliere Provinciale, con nota prot. N. 73052/11947 del 16/9/04 (Città di Alessandria – Assessorato alle politiche dello sviluppo industriale ecologia e politiche ambientali e dello sviluppo sostenibile sportello unico delle imprese), a firma dell’assessore Mauro Bressan, l’annuncio dello svolgimento di un convegno internazionale dal titolo “I retroporti e lo sviluppo dei traffici marittimi: il ruolo di Alessandria”, programmato in data 22 ottobre 2004;

b) i contenuti del convegno sono brevemente riassunti dallo scrivente: “…si intende inquadrare il progettato “Parco Logistico di Alessandria” come un naturale retroporto per i porti liguri”;

c) i documenti programmatici, nonché i protocolli d’intesa siglati e la partecipazione della Provincia nella società costituita con il Comune di Alessandria per lo sviluppo della PLA (Piattaforma Logistica di Alessandria, acronimo con cui viene indicato l’intervento nella Variante Strutturale di PRGC di Alessandria) fanno chiaramente intendere che l’intenzione dell’Amministrazione Provinciale sia quella di rendere omogenea, ma non concorrenziale l’offerta logistica del territorio provinciale.

La nuova iniziativa dell’esecutivo del Comune di Alessandria – peraltro condotta in netta contraddizione con gli indirizzi forniti dal proprio Consiglio Comunale nel dicembre 2001 – acuisce ancor più il ruolo di programmazione e di coordinamento territoriale che la Legge assegna ad essa.

L’interpellante chiede come si armonizzi tale nuova proposta nelle politiche di strategia per gli insediamenti logistici e del trasporto delle merci elaborati dall’Amministrazione Provinciale e quali iniziative intenda assumere l’Amministrazione per evitare che si realizzi sul territorio un’impropria concorrenza interna nell’offerta di detti servizi, materialmente già fornita in questi termini.

 

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria